Scegliere la moto nel 2020


Questo post è la prosecuzione di quello sul Salone della Moto. Una volta viste e soppesate le moto esposte, quale nuova moto scegliere di acquistare nel 2020? Proviamoci.
Ogni motociclista, ben inteso, desidera una moto tagliata sui propri gusti, le proprie necessità, e non ultimo il proprio portafogli. E anche se la scelta è vasta, la moto ideale, lo sappiamo, non esiste.
Ma proviamo a scegliere una moto per ogni motociclista.

Turistica
A giudicare dalle classifiche di vendita, quella che la maggior parte dei motociclisti vuole è una moto a 360 gradi, con cui muoversi, fare turismo e viaggiare lungo autostrade, strade e stradine (bianche). Quando c’è bisogno ospitando un passeggero e caricando i bagagli. La moto che risponde a queste esigenze, e infatti la categoria più richiesta, è la Enduro Stradale, la moto che non si ferma davanti ad una strada sassosa, e riesce ad assorbire senza fatica buche, cunette e sopporta in generale lo stato pietoso degli asfalti nazionali.
In questi anni le enduro stradali hanno conosciuto una cura dimagrante in termine di cilindrata, peso, prezzo. Se ancora qualche anno fa il motociclista era attirato dal “grande, potente e costoso”, con il tempo si è reso conto che con una moto leggera ci si muove meglio, con meno fatica e più divertimento.
La new entry, e forse la moto più furbetta della categoria, è la Suzuki V-Strom 1050 ispirata alla Parigi Dakar degli anni novanta. Un gran rapporto qualità prezzo, e un’immagine decisamente rinnovata. Potrebbe essere la nostra prima scelta.
Seguita a ruota dalla Moto Guzzi V85 TT, tuttoterreno, una globe-trotter particolarmente agile, con il fascino senza tempo del V Guzzi e delle marche europee.
Si affaccia anche la Moto Morini X-Cape, ma non l’ha ancora guidata nessuno, e dunque per ora è un mistero.



Una fetta di mercato è stata ritagliata dalle crossover di cilindrata minore: la Benelli TRK, la Royal Enfield Himalayan. Sono moto robuste con un prezzo imbattibile e una affidabilità garantita.



Avventurosa
Se tutte le crossover sono in grado di imboccare una strada bianca, alcune rinunciano a una parte del confort per dedicarsi più allo sterrato che all’asfalto.
La cilindrata perfetta è il tre quarti di litro, le valige sono optional. Le moto avventurose sono le Honda Africa Twin 1100, la KTM 790 Adventure, la nuova Husqvarna Norden, che però per una anno ancora non sarà disponibile presso i concessionari. E pure fra un anno avremo la Ducati Desert X; segno particolare: bellissima.
Da sottolineare la Yamaha Ténéré, quasi una enduro con i tasselli, che con le valige diventa una moto adatta anche ai viaggi. Ad un prezzo molto appetibile. Certo, la seduta è alta, da moto specializzata, e la sella non esattamente comoda.
La BMW GS 850 cc ha cilindrata e grinta giuste per la categoria, ma è piuttosto ingombrante.
Fra le piccine, si affacciano KTM Adventure 390 e la piccola delle Norden Husqvarna.
La nostra prima scelta? Possiamo proporre la Norden, anche se nei fatti non esiste ancora? Se la risposta è no, si può prendere in considerazione a buona ragione la nuova Triumph Tiger 900.



Maxi
Per chi ama la moto trattore, i classici restano BMW GS (la regina del mercato che non ha bisogno di essere consigliata per essere acquistata) e le KTM Super Adventure.

Sportiva
A lungo i motociclisti sono stati tentati di imitare i campioni di Moto GP e Super Bike. Oggi sono un po’ scoraggiati in questo senso dai limiti di velocità, i pericoli della strada, lo stato dell’asfalto, molto diverso da quello dei circuiti. Il mercato delle sportive è in calo costante.
Qualche anno fa le case produttrici hanno puntato sul manubrio alto da turismo sportivo, ma non mi pare che il segmento sia mai decollato davvero. In ogni caso la novità cool del settore potrebbe essere la Suzuki Katana.

Stradale veloce
Quale moto comunque per chi non riesce a rinunciare al brivido della velocità? La nostra prima scelta è la Ducati Multistrada 950. Le outsider le giappo (Kawasaki Versys, Yamaha Tracer...).

Roadster
Sono le stradali classiche, un po’ cattive, adatte alle sparate fino al bar ed alla lungovalle, ma non al turismo perché di solito sono compatte, scomode per il passeggero e senza agganci per i bagagli. Le più classiche sono le NineT BMW, le Speed e Street Twin Triumph, le XSR (le Faster Son) della Yamaha, sia a tre cilindri (900 cc) che bicilindriche (700 cc). Le Husqvarna Vitpilen e Svartpilen - non hanno avuto successo ma hanno un design giovane ed un prezzo abbordabile.
Le V7 Moto Guzzi sono meno potenti, ma più comode e così affascinanti da risultare le best seller di categoria. E naturalmente le Ducati Scrambler, che per molti versi stanno occupando il posto che era delle più sportive Monster (ci sono infatti anche le Scrambler 1100, anche se il modello classico è 800 cc.
La più bella? La Moto Morini Milano rossa e nera.
In questa categoria non c’è una prima scelta, perché ogni motociclista ha tatuato sulla pelle il suo marchio, e ognuno ha fascino da vendere.

Scrambler
Le roadster sono stradali, mentre le scrambler montano pneumatici tassellati. La differenza spesso è tutta lì. Le gomme con i tasselli vanno di moda, e ormai vengono montate su qualsiasi motocicletta, anche la più distante dall’idea del fuoristrada, come le Indian e le Harley.
Anche le scrambler, come le roadster, sono ideali per lo struscio e l’uso quotidiano, ma non per macinare chilometri: BMW Scrambler 1200 (e G/S), Moto Guzzi V7 Rough, Scrambler Ducati, Triumph Street Scrambler, Caballero 500.
Ci sono le eccezioni, scrambler che davvero sono moderne crossover (strada e fuoristrada) con un travestimento vintage. La Scrambler Ducati Desert Sled ha lunghe sospensioni adatte a buche e cunette, oppure la Triumph Scrambler 1200, vera e propria maxi enduro in disguise (travestita).
A metà strada forse la Yamaha XSR 700.

Classic Bike
La moto classica dovrebbe essere la motocicletta tradizionale, con una sella comoda ed una notevole elasticità d’uso, che spazia dal quotidiano alla vacanza.
Le BMW R1250 R sono decisamente affidabili e comode, ma costose e sempre più bruttine, nuovo modello dopo nuovo modello.
Moto Guzzi è assente da anni da quello che dovrebbe essere il segmento classico del proprio dna.
La fanno da padrone le giapponesi (ormai da cinquant’anni, verrebbe da dire). La più cattiva, quanto bella e comoda, è la Kawasaki Z900 RS. Forse un po’ spigolosa nel carattere. La scelta alternativa è Honda, nelle serie CB Neo Sport Café (che a ben guardare però sono roadster) spalmata su ben tre cilindrate: 1000, 650 e 300. Poi c’è sempre la “Four”, la CB1100, ancora più curata e indovinata nella linea, ma penalizzata da dimensioni e prezzo. A 750 cc sarebbe un best seller, così com’è è un modello di nicchia, almeno in Europa.



Gran Turismo
Sono le naked con una cupolino o una semicarenatura, da viaggio - specie in autostrada. Subiscono da anni un concorrente micidiale: le enduro stradali. Chi compra ancora una Station Wagon, se può avere un SUV?

Special
Sono le moto che non si confrontano con le altre. Sono le moto degli Harleysti, che non comprerebbero altra marca, sono le Bonneville, T100 e T120. Le outsider sono le Indian, fra le cui fila esordisce una interessante FTR, un po’ scambler, un po’ roadster.

E ancora non è tutto, un terzo capitolo sulle moto del 2020 è in arrivo.

Commenti