La comparativa maxi enduro di Motociclsmo di luglio


Per contrastare la crisi editoriale ci vuole iniziativa. E Motociclismo, la rivista storica italiana di moto, l’iniziativa l’ha inpresa. Preso atto che i numeri di maggior successo sono quelli delle comparative, da qualche mese presenta lunghi articoli sulle motociclette di ogni possibile segmento di mercato. Una buona idea, che almeno con me funziona: non solo compro di nuovo ogni numero, ma addirittura lo compro di carta, nonostante costi quasi il doppio della comoda versione elettronica.
Di tutte le comparative la più classica è quella delle maxi enduro (la categoria di maggior successo di vendita nel nostro paese, e a cui motocicletteblog ha dedicato un recente post), che non a caso ritorna ogni anni nei numeri estivi.
Questa volta si tratta di 7 maxi enduro (di quelle sui 1200 cc di cilindrata, oltre 200 kg di peso, oltre 100 CV di potenza, prezzi che sfiorano o oltrepassano i 20.000 €) provate in terra di Macedonia, con il tema: fuoristrada. Si legge fra le righe stesse dell’articolo: se vuoi fare fuoristrada non lo fai con una maxi enduro, ma con una moto più leggera, per esempio una scrambler di 800 cc. I maxi enduro sono più SUV, moto per il turismo a largo raggio, con passeggero e valige, in grado di non fermarsi, al bisogno, quando l’asfalto lascia lo spazio ad una strada bianca. O quando lo stesso asfalto, aggiungo io, presenta buche, gobbe, ghiaietta, brecciolino: praticamente lo stato della maggior parte delle strade nazionali.
In ogni caso la domanda che l’editorialista si pone è: quale di queste sette maxi moto è più adatta ad affrontare percorsi almeno un poco fuoristradali?
La vincitrice, con poca sorpresa, è la BMW R1200 GS che, indipendentemente dai giudizi estetici, è un modello estremamente maturo. Ma non regalato: la moto in prova costa l’esagerazione di 21.460 €.
Al secondo posto la KTM SuperAdventure 1290, con il sospetto fondato che se al posto del modello top avessero provato la più semplice e meglio riuscita Advendure 1050, il podio avrebbe potuto essere suo.
Sorprendentemente, per me che l’ho provata, il terzo posto è conquistato dalla Yamaha Super Ténéré.

Condivido il finale dell’articolo, dove si lascia intendere che con ogni probabilità i rapporti di forza cambieranno con l’arrivo, anzi il ritorno, della Honda TransAlp, una 1.000 cc che promette più agilità e leggerezza di tutte queste mucche.

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