Moto Guzzi V7 Scrambler: hanno rifatto il Dingo Cross


Continua la saga (purtroppo piuttosto virtuale, dal momento che per strada se ne vedono pochine) della Moto Guzzi V7. Pare proprio che in Moto Guzzi da un paio d’anni abbiano deciso di dedicare il proprio lavoro soprattutto al tuning del piccolo telaio della Nevada, da cui è stata derivata tutta una famiglia di V7, dalla Classic, alla Café, la Racer e oggi (presentata in prototipo ai concessionari) la Scrambler. Modelli dal forte fascino sixty, sicuramente indovinati e seducenti, che prestano però il fianco alla critica di aver rinunciato alla tecnologia motociclistica nel DNA della casa di Mandello. Il telaio ed il motore delle piccole 750 (piccole anche nelle misure, rispetto per esempio alle più corpose Bonneville di Triumph) sono gli unici a non essere stati rinnovati negli anni duemila, mentre continuano ad essere ignorati i nuovi moderni motori 850, 940 e 1200 4V, come pure l’ottimo telaio dotato di monobraccio CARC, che continuano ad equipaggiare solo la Breva, ormai superata nella linea, nell’appeal e nelle prenotazioni.
Perché non dotare anche il telaio moderno del bel serbatoio della V7, ad uso di chi la moto vuole anche guidarla su strada e non solo parcheggiarla al bar, è per me un mistero. Come pure è una delusione bruciante che non si senta più parlare delle futuristiche V12 presentate allo SMAU nel lontano 2009.
La questione se Piaggio sia davvero interessata a Moto Guzzi e soprattutto se abbia il potenziale di passione necessario per costruire moto e non solo scooter (che son ben altra cosa) resta aperta per noi orfani dell’Aquila.
Detto questo, le foto della Scrambler ingolosiscono, e la moto riscalda il cuore a chi ricorda ancora una piccola fuoristrada Guzzi di altri tempi, il Dingo Cross 50 cc, certamente citato nella linea e nel colore. La moto è comunque un prototipo, per esempio la marmitta è con tutta evidenza posticcia (poggerebbe contro le cosce del passeggero) ed in passato la Arrow dei prototipi è stata sempre sostituita con oggetti più dozzinali. Nei tempi tradizionali non c’è da aspettarsi di vedere il modello finale prima del prossimo SMAU.

Sorprendente invece un inedito motore V da 1400 cc per la nuova California, su cui tanto si era speculato in passato ma che ormai erano in pochi ad aspettarsi. La moto sembra bella, ma bisognerà aspettare di vederla dal vivo per capirla davvero. Se poi abbia ancora un potenziale di mercato, questo è un altro paio di maniche.

P.S.: aggiornamento 2015. Quella sotto è la foto della V7 scrambler che si può assemblare con gli accessori Guzzi after market;



PS 2, aggiornamento EICMA 2015: La V7 scrambler è in vendita in edizione limitata con il nome classico di Stornello. 



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