Salone della Moto 2008


Eccoci al Salone della Moto dell’anno della crisi, quella che c’è e quella che verrà. Aria di tempesta per un bene voluttuario come la motocicletta. Che sia anche per questo che per arrivare alla temibile Fiera a Rho non ci abbiamo messo le tre ore dello scorso anno, che la fila per gli hot-dog era più veloce del solito e che abbiamo ricevuto meno gomitate del solito allo stand della Ducati? 
Comunque il prezzo del biglietto è sempre di 18 euro e quello del parcheggio sempre superiore ai 10. 
Per me il Salone della Moto (continuo a chiamarlo così anche se il nome vero è EICMA) è sempre una festa: quale altra occasione avrei di ammirare tutte assieme le moto del mercato e le moto che verranno? Quest’anno ci presentiamo all’appuntamento in tre. Io (maglia Moto Guzzi), Enrico (Honda Transalp classica) e Pierpaolo (BMW R850 R classica, e fresco proprietario di una Porsche Boxster), con il programma di fare l’inventario dell’esposizione e scegliere la più bella del Salone (moto, intendo). 
Il primo stand ad accoglierci è, al solito, quello di Moto Morini. Bellissime moto quelle del nuovo corso di Morini. Sono esposte le veloci Corsaro, la fascinosa Granpasso, la mamma 9 e mezzo e le derivate Sport 1200 e la Scrambler, un nome evocativo più che mai. Sono moto davvero classiche e moderne al tempo stesso le Morini, essenziali, grintose, senza fronzoli e senza lustrini. 
Moto bellissime ma non ancora premiate dal mercato. Perché? Io credo che mentre le Corsaro e la Granpasso siano ben centrate nella loro nicchia ecologica, la nove e mezzo e le sue sorelle siano un po’ più grandi (e costose) di quanto dovrebbero. Credo che avrebbero molto più successo come sette e mezzo (cioè come 750 cc anziché 1200...) e, se fosse possibile, ad un prezzo paragonabile a quello di una Ducati Monster, vale a dire non (troppo) superiore agli ottomila euro. 
La sette e mezzo e la sport sarebbero così oggetti belli e possibili, ed anche un capriccio come la scrambler sarebbe più realizzabile. A dodicimila euro la scelta che offre il mercato è piuttosto vasta...
Subito dopo lo stand Morini vengono le arancioni KTM, che quest’anno offrono un’interessante LC8 990 SM T, vale a dire una semicarenata sportivi da viaggio derivata dalla agilissima Supermotard. Per chi è born to run...
La folla cresce, come al solito, allo stand BMW, moto di moda come i Rolex ma anche mezzi che hanno raggiunto una notevole perfezione. Il "modello di quest’anno" è la divertente F800 R, che chiude probabilmente il poker delle bicilindriche in linea da 800 cc, vale a dire la Sport, la Sport Touring e la fortunata GS. La parola chiave è divertimento anche per la R, anzi, specialmente per la R. Con una linea moderna ed aggressiva mutuata alle grandi quadricilindriche della serie K (da quest’anno promosse a 1300 cc), con un colore bianco e nero, con un’aria sbarazzina e aggressiva, la 800 R si pone in diretta competizione con la Triumph Street Triple, come con le meno eleganti giapponesi.
Un altro successo annunciato per un’azienda coraggiosa che non sembra sbagliare un colpo.
A proposito di Triumph, nessuna nuova allo spazioso stand dell’azienda britannica. Molto spazio è dedicato alla famiglia Bonneville, ormai presentate in tutti i sapori e tutti i colori; c’è una Bonnie per ogni motociclista e chissà che prima o poi non ne compri una anch’io...
Come al solito lo stand più affollato è quello della rossa Ducati dove in pratica è impossibile camminare senza essere strattonati. La regina di quest’anno è la versione nuda della 1098. Si chiama Streetfighter ed è un proiettile da quasi 19000 euro. Certo, una moto inutile, ma anche un sogno per molti motociclisti. A proposito di moto classiche c’è una bella GT 1000 con parabrezza, borse ed altri accessori, mentre manca ancora una “piccola” HyperMotard, una motina che sbancherebbe di certo il botteghino.
Ed è giunto il momento dello stand Moto Guzzi; nonostante il momento di cielo tempestoso in cui si trova a volare l’aquila di Mandello, lo stand è splendido. Nessuna novità di sostanza, ma fascino da vendere. La reginetta è la piccola V7 café color verde. Impossibile non desiderarla, nonostante si tratti alla fine della brevina 750. La V7 ha in dotazione mezzi manubri e sella monoposto: un poco più comoda è la versione Classic anche in color nero (oltre al bianco già sul mercato); c’è anche un remake della Nevada, la piccola custom che continua a far cassa. 
Il catalogo delle grandi è al completo: Norge, Breva 1200, California bianca. C’è una versione accessoriata della Stelvio (si chiama TT, “tutto terreno”), con coperture artigliate e grandi valige squadrate, ed una versione con ABS. Le valige sono montate un po' larghe, forse sono da rivalutare le classiche valigette dello stesso colore del serbatoio.
C'è una Bellagio bicolore ed una bizzarra Griso special edition con ruote a raggi e colori autunnali. Rinnovata anche la Sport 1200, che guadagna finalmente il bicilindrico 4 valvole: davvero bella a vedersi, sono impaziente di provarla per scoprire se è diventata anche un po' più comoda.
Il pubblico (non troppo giovane, per la verità) è galvanizzato e fa la fila per inforcare le moto esposte: le Guzzi sembrano piacere a tutti ma non le compra (quasi) nessuno. Perché?
Ed a proposito di bicilindriche, si arriva allo stand Harley Davidson, per scoprire che la XR 1200, interessante sulla carta e sulle fotografie, è molto meno bella delle sorelle (per esempio delle Sportster), più plasticosa e dall’aspetto economico. Non nel prezzo, comunque. La Buell presenta la nuda della 1125R, veramente brutta per qualsiasi parametro di giudizio...
Che altro? Delle giapponesi vedo solo la carenata Honda CB1100R, è un remake vintage di un modello sportivo del 1981. Quello che mi è piaciuto è soprattutto il bellissimo quattro cilindri cromato raffreddato ad aria che dovrebbe diventare il cuore pulsante della rediviva 750 Four Replica, quando si decideranno a metterla in produzione. Non nel 2009, purtroppo.

Per il resto qualche special e tante belle ragazze, per mantenere vivo il cliché “Donne e Motori”. Anche se non erano certo le motocicliste a mancare fra gli stand.
Uscendo, con i piedi dolenti ed affamati nonostante hot-dog e crepes, ci troviamo ad eleggere la nostra Miss Salone. Io, per me, non ho dubbi: la moto più affascinante è la piccola V7 café verde, anche se torno sulla mia proposta di una V8 dalla ciclistica moderna.
Enrico e Pierpaolo sono invece sorprendentemente d’accordo sulla Granpasso. Proprio bella questa Morini.
Per la cronaca, Motociclismo (la rivista) sceglierà invece la Streetfighter di Ducati. Ma loro, si sa, non sono “il resto di noi”.

Non perdetevi anche le foto che abbiamo scattato, sia pure soffocati dalla calca.

Commenti

Anonimo ha detto…
pensavo di vederti allo stand guzzi...
Blue Bottazzi ha detto…
bello, vero? E della F800 R che mi dici?
Anonimo ha detto…
che dire? l'F800R è una bellissima moto, salirci ti da già l'idea della guidabilità; però se uno si concentra si vede progressivamente il decadere dei dettagli che hanno fatto grande la BMW... lasciamo perdere la plastica, che ha i suoi vantaggi, ma certi particolari sembrano un po' tirati via, materiali fragili, soluzioni tecniche poco eleganti...

certo non si tratta più di moto che dopo 20 anni con una lucidata sembrano nuove, come succedeva per le moto di altri tempi non troppo lontani... discorso peraltro generale un po' a tutti...

la granpasso mi ha un po' deluso. bella nelle intenzioni ma il risultato mi sembra poco interessante. temo che morini, guzzi, & C. si ostinino a fare moto che hanno come riferimento il 1200 gs, costano poco meno ed in compenso si svalutano più velocemente... poi ti chiedi come mai non le compra quasi nessuno? la bmw sarà una moda, lo ammetto, ma la qualità c'è e quando dopo due anni ho venduto il 1150 gs ci ho rimesso pochissimo...

vista la situazione economica, sono conti che uno fa... se non subentra un amore viscerale, chi si compra un granpasso? quando vuoi rivenderlo, chi te lo cerca? e poi non mi sembra (ma non l'ho provata su strada) questa grande moto...
Pier ha detto…
ste ha ragione, di questi tempi proprre moto a 12-13 mila euro o più significa sfidare l'intoccabile Gs, che si accaparra da sola tutti quelli intenzionati a sborsare simili cifre per una moto, salvo gli appassionati delle Harley. Le case italiane dovranno fare i conti con la crisi economica, cercando di emulare la Triumph, che offre moto di tanta qualità a prezzi "giapponesi", con in più il fascino della storia dalla loro parte.
A proposito, ho provato la nuova Street Triple R, e me ne sono innamorato. Una bici BMX con un gran motore!! E la posso guidare pure io che son quasi due metri (soffrendo un po' l'impatto dell'aria, ma è normale)!!