Più la guardo (per ora solo in fotografia) e più la trovo bella, la nuovissima Moto Guzzi V100, la sport tourer con il nuovo motore da 1000 cc raffreddato a liquido.
Certamente spiazza. Non è una moto nata per fare concorrenza a modelli già noti (per esempio, BMW), o muoversi all’interno di un segmento definito dal marketing.
Piuttosto, la V100 cita i bei tempi in cui un modello di moto (come di auto) era un gioiello di design e di personalità a sé. Infatti, sia pur decisamente moderna e originale, evoca il design sportivo italiano, con il suo rosso Guzzi che fa squadra con quello Alfa Romeo e Ferrari.
La moto appare assolutamente nuova, ma al tempo stesso la sua linea cita i capolavori con motore a V della Guzzi mitica. Nella linea, la V100 appare un mix di Le Mans e Quota. Non è una naked, non è una enduro stradale, non è una tourer; cioè non è nessuna delle categorie di maggior successo sul mercato. La possiamo definire una Sport Tourer, categoria in procinto di sbocciare, a giudicare dalla parimenti annunciata Triumph Tiger 660.
La nuova Moto Guzzi sembra aver imboccato la strada giusta per tornare nell’Olimpo delle grandi case motociclistiche, quella dell’originalità e della qualità. Già era affascinante (oltre che intelligente) la 850 Tutto Terreno, la V100 lo è ancora di più, e potrebbe avere le carte in regola per divenire un’icona.
C’è il nuovo motore, 1000 cc raffreddato ad acqua, che annuncia il ritorno del leggendario bicilindrico V big block. Sappiamo che in Moto Guzzi attorno a questo motore stanno allestendo altri modelli: si parla di una muscle-bike ispirata alla Griso, e forse di una naked più tradizionale, oltre che di una sportiva erede della dinastia di V11 Ballabio e Sport 1200. Non è da escludere neppure una cross over, anche se quel posto è già coperto con onore dalla V85 TT.
Non vedo l’ora di toccarla con mano, la V100, e naturalmente di salirci. La si vedrà al Salone di Milano (Eicma) in novembre, e nelle concessionarie nel corso del prossimo anno. Mi aspetto la nuova Griso a Eicma 2022, e la sportiva appena più avanti, quando il nuovo motore avrà accumulato un po’ di esperienza.
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