Les Gorges du Verdon

La Provenza è quella leggendaria regione della Francia meridionale che comprende la Costa Azzurra e si estende lungo il mare fino alla Camargue (la terra dei gitani, dei tori e dei cavalli selvatici). Ma comprende anche le straordinarie Alpi Marittime della Strada delle Grandi Alpi e degli storici tornanti del Rally di Montecarlo. È la regione della lavanda, delle cicale e del pastis. Ed è la regione del Verdon, un fiume verdissimo (appunto) che incide le montagne come una lama creando un suggestivo Grand Canyon che è diventato una delle attrazioni turistiche dei nostri cugini francesi.
Bisogna però sottolineare che nonostante le Gole del Verdon siano popolari presso il popolo delle due ruote, non si tratta di una attrazione particolarmente motociclistica: le gole sono densamente frequentate (specie in occasione delle feste comandate) da famiglie e turisti in automobile che percorrono l'anello stradale che le circonda, oltre che dagli sportivi che praticano alpinismo, trekking, rafting, canoa, kayak, nuoto e dalle famiglie in pedalò. Insomma, le Gole del Verdon possono essere una magnifica meta per le vacanze, ma più familiari che strettamente motociclistiche, a differenza, per esempio, della vicina Route des Grandes Alpes.


Il Verdon non è vicinissimo: o si arriva dalla Costa Azzurra, risalendo poi per esempio da Grasse, o si valicano le Alpi, al colle della Maddalena, oppure de La Lombarde o del Tenda, tutti valichi che si raggiungono da Cuneo, una provincia mal servita dalle autostrade e con strade trafficate e di scarsissimo fascino. In ogni caso è consigliabile aggiungere il Verdon ad un tragitto alpino oppure marittimo piuttosto che per compiere tutti quei chilometri in solo un paio di giorni.
Come per molte attrazioni turistiche francesi, il turismo nelle Gole del Verdon è curatissimo. Le Gole sono completamente circondate da un bell'anello di asfalto di un centinaio di chilometri, che prevede innumerevoli view point ed una quantità di alloggi, fra Maison d'Hote e Gites de France. A sua volta il circuito stradale è idealmente suddiviso fra la strada dei Belvedere (a nord), il circuito delle creste (route des Crêtes), probabilmente il più bello, che comprende le falesie di interesse aplinistico a strapiombo sul fiume e si attacca a La Palude, e infine il circuito della Corniche Sublime a sud. La strada è inevitabilmente abbastanza trafficata e va percorsa a bassa velocità, anche perché uno dei motivi di fascino è quello di fermarsi frequentemente ad osservare le gole da view point da vertigini. Lo strapiombo arriva a misurare settecento metri di altezza.
Il percorso si può attaccare da Castellane, oppure dall'affascinante paesino di Moustiers Ste Marie, che appeso ai dirupi ha tutta l'aria di un presepe, specie giungendo da nord ovest. A Ste Marie si trovano anche gli alloggi di maggior fascino, dimore provenzali dalle persiane tinte di azzurro - ed anche un buon ristorante consigliato dalla guida Michelin con un menu degustazione abbordabile. Le Gole si aprono su un lago, il Lac St Croix, dove vengono affittate canoe e pedalò.
Insomma è il tipo di giro in cui non dovremmo fare a meno della compagnia della nostra zavorrina sulla sella, e che non dovremmo rinunciare a vedere anche a piedi e dal basso.

Per arrivare può essere piacevole percorrere la statale da Barcellonette, che è molto poco battuta dal traffico. Ancora meglio inserire, avendone il tempo, la citata Route des Grandes Alpes, con passi come la Bonette (il più alto d'Europa - si attacca da Barcellonette) e il Col de Tourini reso famoso dalle prove speciali del Rally di Montecarlo. Per poi concludere la vacanza sulla spiaggia di Saint-Clair a Le Lavandou in un bel hotel provenzale.

P.S.: se non abbiamo abbastanza tempo, anche noi abbiamo le nostre Gole, sia pure non organizzate turisticamente. La Val d'Aveto da Rezzoaglio (GE) a Marsaglia (PC), e da lì da Val Trebbia fino a Ottone. Non è tanto diverso.

Commenti

ste ha detto…
Condivido. Gli strapiombi dopo un po' stufano, le prospettive sono ristrette, le strade così così. Molto meglio le ampie curve di un passo dolomitico e le grandi vedute delle strade alpine. Posso lasciare 100 gole del Verdon per un Furkapass o un Falzarego...

p.s. siamo in partenza per un tour alpino che ci porterà sino in Alsazia, via Svizzera. Ne parlerò...
ste ha detto…
tornati! dopo 4 giorni (2/3/4/5 giugno) e 2000 km sulle strade di italia, svizzera, francia e germania posso fare un bilancio per gli amici che fossero interessati...

tre le zone interessate: le alpi svizzere, l'alsazia e la foresta nera.

sia la foresta nera che l'alsazia sono interessanti sia per le belle strade che la natura (route des cretes), in alsazia notevoli anche i piccoli borghi, i castelli, le cittadine (colmar, kaysersberg, munster, ecc...).

ma, come per il verdon, se per arrivarci si devono macinare km attraverso zone meno interessanti forse meglio concentrarsi su strade più vicine a noi. abbiamo le alpi, e non vale la pena andare più lontano... (discorso a parte se si fa un salto di qualità e ci si spinge molto lontano: africa, america, asia...)

sulle alpi svizzere infatti abbiamo percorso le strade più belle: in un contesto limitato troviamo i passi del sempione, gottardo, novena, lucomagno, susten, grimsel, oberal e klausen, che offrono strade e panorami indimenticabili, poco traffico, centri abitati di piccole dimensioni, strutture accoglienti e tanti motociclisti come noi.
veramente non vale la pena fare tanti km per andare altrove...

p.s. contrariamente a quanto facilmente prevedibile non ci siamo bagnati! tempo bello e solo al ritorno, tra vercelli e serravalle un po' d'acqua... ma con il giusto equipaggiamento la cosa ci ha solo sfiorato... del resto se non ci si bagna un po' non è un vero viaggio...

le moto bene: bmw (il mio 1200 gs, un 1200 r, un 1150 RT) un multistrada, un v-strom ed un africa twin di 20 anni, si sono comportate benissimo: l'ultimo giorno 690 km di fila, 12 ore di guida, 4 passi sui 2000 m., pioggia, fermandosi solo per fare benzina (anche noi abbiamo retto bene...)...