L'ho infine trovato (in realtà per caso), sabato scorso mentre vagavo senza meta sulla Stelvio approfittando di una giornata splendida e ventilata, dopo tanta afa. E l'ho trovata al contrario, cioè raggiungendolo dal nord della Val Trebbia al sud della Valle Scrivia.
Raggiunto il Passo del Penice attraversando i boschi attorno a Pecorara (Val Tidone > Pianello > Rocca d'Olgisio > Pecorara) scendevo verso Varzi, ancora senza una meta più precisa, quando l'occhio viene attirato da un inusuale cartello con l'indicazione "Via del sale" posto all'incrocio di un piccolo ponte di lato alla strada principale che costeggia il piazzale dei parcheggi.
Seguo il cartello, lascio subito perdere l'indicazione (che scopro riferirsi ad un tratto di fuoristrada) e proseguo invece lungo una splendida strada sinuosa che attraversa, senza traffico, delle colline ombrose. Un cartello stradale mi informa che sto percorrendo le valli tortonesi.
La prima delle valli è la bella Val Curone, che attraversa minuscoli paesini alzandosi rapidamente di quota fino addirittura ai 1500 metri di Caldirola, una località evidentemente sciistica dove però la strada si interrompe. Quanti saranno in Italia i monti dove la strada si interrompe per mancanza di un passo? Ecco, io ne ho imboccato uno.
Pranzo in un improbabile chalet e ritorno sui miei passi fino a Fabbrica Curone. Invece di tornare a Varzi percorro la bella Val Curone fino ad un grazioso paese in stile ligure (ma siamo in provincia di Alessandria) che prende il nome di San Sebastiano Curone. Qui una nuova indicazione mi suggerisce la possibilità di raggiungere la Val Borbera. Seguo una strada sempre più bella e sempre più deserta fra i colli fino a sbucare in Val Borbera, dove prendo la direzione per Arquata Scrivia. Dal punto di vista motociclistico la Val Borbera è una delle più belle strade che possa capitare di percorrere, con un occhio alle imponenti rocce, un'altro alla gola del torrente ed entrambi sulla striscia sinuosa della mezzeria. Arrivati ad Arquata in Valle Scrivia l'obbiettivo è raggiunto: il passaggio è svelato.
Ma non è certo finito il divertimento, perché da Arquata la moto può puntare in molte direzioni: verso Ovada e il bellissimo Parco del Beigua, e/o il Passo del Faiallo in direzione Genova oppure il Passo del Sassello in direzione Savona.
Oppure si può fare come ho fatto io e seguire la strada provinciale in direzione levante (la SP35), quella che credo essere la strada dei Giovi, che corre in una stretta gola lungo la ferrovia e ad un certo punto anche lungo l'autostrada A5 Milano Genova. Fino a Busalla la strada è bella da vedere e divertente da guidare, poi si biforca verso Genova o verso Torriglia dove si immette sulla mitica SS45 della Val Trebbia. Vale la pena di sottolineare che il tratto da Busalla a Torriglia è privo di ogni fascino ed è reso lento dal traffico, ma è comunque abbastanza breve.
Riassumento: qual è il Passaggio da Serravalle Scrivia a Varzi?
Da Arquata Scrivia si segue per il casello autostradale, ma invece di entrare in autostrada si prosegue sulla strada normale, che è la Val Borbera. Occorre prestare attenzione ad una indicazione a destra per Val Curone (o Val Boreca? Non ci giurerei) e seguire per Fabbrica Curone prima e Varzi dopo.
Un tragitto splendido, che si può concludere doppiando il Passo del Penice per raggiugere Bobbio e la SS45 oppure Zavattarello per raggiungere la Val Tidone.
Commenti
se ripassi da quelle parto, non perderti la valle del vobbia che da isola del cantone sale verso il cuore dell'appennino. dopo pochi km troverai il castello della pietra che è una delle più insolite architetture militari che si possono trovare in italia...
http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_della_Pietra
http://www.altavallescrivia.net/template1.asp?menu=76&label=Castello
Ebbene, ho un'amica che vende ad un prezzo interessantissimo un antico mulino consevatissimo vista fiume vicino a Vignole Borbera... Se la "Condotta" fosse libera, potresti prenderti un sidecar, farti crescere i baffi e diventare più famoso del veterinario...
Gabriele.
Commento di Blue 07/08: Non è un cattivo affare quello del medico condotto di campagna: Ne conosco uno che si è fatto un bellissimo appartamento in Piacenza, una splendida villa con meravigliosi alberi in campagna piacentina, moglie, figlia cognato ecc. e ormai si gode la pensione; unico problema: ha più o meno la mia età.
P.S.Per le foto attendo l'aiuto tecnico che B. ha promesso.