È arrivata la neve. Quanti sono i motociclisti che staccano i cavi della batteria, mettono la moto sotto un telo e interrompono l'assicurazione? Invidio chi abita sulla costa, come il mio amico Ste che la moto la usa senza difficoltà per tutto l'anno. Anch'io non ho l'abitudine di mettere a riposo la moto neppure qui sulla nebbiosa via Emilia, ma non è facile coniugare due ruote e gelo.
La difficoltà più grossa non è rappresentata dal freddo: ormai i capi tecnici sono così sofisticati che giacca e pantaloni imbottiti di buona marca e buoni stivali tengono caldo molto a lungo. Naturalmente sotto la giacca è bene indossare capi in tessuto tecnico come il capilene che ci proteggono dal sudore e tengono caldo come la lana pur senza fare peso e spessore e senza bagnarsi. Più strati, a cipolla, aumentano in modo esponenziale il confort termico e ci permettono di alleggerirci nelle soste. I punti dolenti sono le mani e la testa. Per le prime è necessario usare guanti imbottiti come quelli da sci ed importantissimi sono i sotto-guantini. Non si ha idea di quanto serva per mantenere le mani calde la virtuale intercapedine d'aria calda che si forma fra guanto e guantino. Certo, non è detto che per un viaggio un po' più lungo o nella nebbia i guanti siano sufficienti. L'aiuto viene dai paramani che evitano il vento freddo sulle mani; ma soprattutto dalle manopole riscaldate che sono una benedizione. Una forma più economica di riscaldamento è rappresentato dalle teste dei bicilindrici a V di Moto Guzzi o boxer di BMW, ma per esperienza avverto che è una scarsa consolazione. Per quanto riguarda la testa (nostra), il collo va protetto da un foulard come quello da sci o d'alpinismo, che il motociclista dovrebbe comunque portare in ogni stagione per la sua comodità e per la protezione dagli spifferi, e se non fosse altro che per non infastidire il collo con lo sfregamento del cinturino del casco. Poi va considerato un sottocasco in tessuto, un capo funzionale nel proteggere dal freddo ma con qualche importante effetto collaterale. In primis a me ha sempre favorito, con ogni casco, l'appannarsi della visiera, ed in secondo luogo isola fortemente dall'esterno, ed un motociclista troppo isolato è un motociclista in pericolo: dopo tutto non stiamo pilotando una Playstation.
Il problema più grosso dell'inverno non è però rappresentato dal freddo ma dal fondo stradale. In primo luogo la bassa temperatura tiene le gomme sotto l'ottimale livello di grip (il battistrada deve anche essere più nuovo che usato, ne va della nostra incolumità); in secondo luogo la facilità di trovare strade sdrucciolevoli se non addirittura ghiacciate. Il ghiaccio è particolarmente insidioso nelle curve di montagna in cui sono presenti rigagnoli, magari di scioglimento della neve. Insomma si può guidare la moto anche d'inverno, ma nelle giornate di sole, nelle ore più calde e con molta prudenza, rinunciando alle pieghe e mantenendo una distanza di sicurezza persino eccessiva. Le auto hanno quattro ruote, frenano in spazi molto inferiori e si possono permettere anche di sbandare, cosa che per noi facilmente significa scivolare a terra con le conseguenze del caso.
Detto tutto questo esistono i coraggiosi che affrontano neve e nebbia per raduni come l'Elefantreffen o il Motogelo. Io mi accontento di molto meno.
Commenti
un sogno...
You are correct as since once who do have or do not have insurance should be ready to take the vehicle as since the technology has improved a lot and many good clothes does really help out people especially in Winter!!!
One should go ahead and definitely should have fun!! What do you think???
Sono una benedizione, te lo posso garantire! Io sulla BMW li monto a novembre e li tolgo ad aprile, e con le manopole riscaldate accese guido con le mani al caldo anche a gennaio. E uso solo comodi e pratici guanti in pelle, evitando i guanti pesanti che limitano molto la mobilità delle mani...