Mentre la stagione motociclistica volge al termine (ma non dimentichiamo che l'autunno è la stagione più bella per le due ruote) iniziano a "fioccare" gli annunci delle case moticiclistiche per la prossima stagione. Mi piace particolarmente quello di Ducati per la cilindrata 796 della sua HyperMotard. Mi piace perché va in una direzione che mi sta particolarmente a cuore: quella della moto un po' più intelligente. Forse ci voleva una crisi mondiale, con tutte le conseguenza sulle vendite, per porre un freno al gigantismo in atto verso moto sempre più assurdamente potenti, grosse e pesanti. Un mercato dove i 1200 cc stanno diventato una cilindrata media e dove superare i 200 km/h sembra il minimo indispensabile.
Mi piace che si ripensi la moto non in termini di moto da corsa con la targa, ma di moto adatta al proprio scopo: 750 cc, 200 kg, una erogazione morbida ed utile della potenza, un prezzo abbordabile.
Ducati ha sofferto meno di altri della contrazione del mercato, anche grazie al recente restyling della Monster (la 696), ma anche con le vendite della stessa sorella maggiore della HyperMotard. Per cui è doppiamente lodevole che proponga una moto come la 796.
Non che la HyperMotard 796 non sia una fun bike, anzi, ma ha le misure e la potenza giusta per esserlo. Mi piacerebbe vedere lo stesso, per esempio, da Moto Morini con una versione 7 ½ delle sue naked, sport e scrambler. E che si aspetta in Moto Guzzi a fondersi anche tecnologicamente con Aprilia e rimarchiare la Dorsoduro e le altre 750 cc?
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