Avrete di certo sentito parlare delle piramidi di Giza, in Egitto, delle piramidi del Messico, forse della piramide del Sole a Teotihuacan, e delle piramidi in Indonesia. Ma è molto probabile che non abbiate mai sentito parlare delle piramidi della Val Chiarone, nelle Valli Piacentine.
Se non abitate lontani, vale la pena di organizzare una gita in moto. La Val Chiarone è una minuscola valle laterale di un’altra piccola valle magica che è la Val Luretta, che a sua volta è adiacente alla più nota Val Trebbia.
Partiamo dal Castello di Rivalta, Valtrebbia. Nel caso non lo conosciate, ci si arriva dalla SS45 da Piacenza, che si lascia subito dopo Rivergaro prendendo a destra seguendo l’indicazione Rivalta / Croara, proprio all’altezza del bivio del Ristorante Bellaria (se è ora di pranzo fermatevi, e se è stagione di funghi ordinate tagliatelle ai porcini e funghi impanati).
Continuate a seguire per Croara e Rivalta, godetevi le belle curve fino al Castello di Rivalta, e qui prendete a sinistra per Gazzola.
Al bivio di Gazzola prendete a sinistra per Agazzano.
Percorrete la circonvallazione di Agazzano in direzione Pianello (o, ancora meglio, entrate prima in Agazzano e concedetevi un caffè nella piazza, una delle più belle del piacentino).
Sulla SP33 per Pianello procedete a bassa velocità, per non mancare la strada a sinistra verso Montecanino (è subito dopo una curva a sinistra, quasi invisibile).
Seguite ora per Montecanino, sulla stradina panoramica che vi mostra la deliziosa Val Luretta. Vale la pena una sosta a Montecanino, ma proseguite comunque in direzione Pianello.
Questa strada da sola vale il viaggio.
Imboccatela e resterete a bocca aperta, per esempio di fronte ai calanchi. Superato Chiarone, rallentate tenendo d’occhio la vostra destra, per non rischiare di mancare il bersaglio. Appena fuori dalle fronde, dove il panorama si allarga, alla vostra destra fra le vigne si erge, solo per gli occhi che sanno vederla, la magica Piramide.
È un frammento di pietra vulcanica rotolata dalla montagna. È decisamente suggestiva, ed ha acceso la fantasia di tutti i folli, i visionari che si lasciano suggestionare dal mondo della magia, per i quali la Piramide non è naturale ma di origine, ça va sans dire, extraterrestre.
Fermate naturalmente la moto, e compitene a piedi la circonferenza, ne vale la pena.
Si dice che le piramidi siano in realtà tre, questa maggiore e due minori, poste in linea retta, forse nascoste dalla terra o dai cespugli. Io non ricordo di aver visto le altre, o forse sì (forza della suggestione e scherzi della memoria).
Dopo esservi goduti l’esperienza, non tornate sui vostri passi, ma proseguite lungo la stessa strada asfaltata, che si fa sempre più stretta (quando nel dubbio, tenete la destra). In pratica girate tutto attorno alla montagna da cui sono rotolate le piramidi.
Aguzzando la vista, ma soprattutto l’attenzione, giunti in alto non potrete non notare la suggestiva Rocca d’Olgisio, con il suo Castello che domina le valli.
Arrivateci, potete visitarlo (almeno fino alla porta), ne vale la pena.
Dopodiché si scende verso Pianello, in Val Tidone - oppure per un’altra via si raggiunge il Passo del Penice.
- Piacenza
- SS45 per Rivergaro
- -> destra verso Rivalta
- -> destra verso Rivalta
- Dopo Rivalta <- sinistra verso Gazzola
- A Gazzola <- sinistra verso Agazzano
- Ad Agazzano, seguire per Pianello
- <- sinistra verso Montecanino
- <- sinistra verso Val Chiarone
- Chiarone
- Piramide
- -> destra verso Rocca d’Olgisio
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