Catalogo 2016: le classic bike

In un post di pochi anni fa mi lamentavo della scarsa scelta per il biker che volesse acquistare una “moto classica”. In pratica c’erano solo la BMW R1200 R Classic, offerta ad un prezzo non indifferente, e la Bonneville T100, ai confini del vintage tecnologico. Sono poi seguite la Honda CB1100 Four, e soprattutto la Ducati Scrambler, ed all’improvviso è cambiato tutto. Nel 2016 non bastano le dite delle mani (e dei piedi) per tenere il conto di tutte le offerte di classic bike, la tipologia di due ruote più popolare assieme alle Enduro Stradali (globetrotter o tuttoterreno che siano), e alle Sport Tourer.
Proviamo qui a riassumerne i modelli, e per facilitarne la lettura le abbiamo ordinate in crescendo di prezzo.


Le monociclindriche 
Nell’ottica “the bigger the better”, fino alla decade scorsa le moto continuavano ad aumentare di cilindrata e di potenza in una rincorsa apparentemente senza limite, in cui ormai una 750 cc sembrava essere classificata come piccola cilindrata. Per fortuna oggi si tornano a vedere non solo moto da mezzo litro (500 cc) ma addirittura da un quarto (250 cc), il che lascia ben sperare per un ritorno alla moda delle due ruote anche per i giovani, tanto i ventenni che addirittura i sedicenni sulle 125 cc.
Fra le 250 cc ho trovato le offerte tanto della francese Mash Two Fifty, dalla linea accattivante e vagamente scrambler, e della bella Verve Classic S, realizzata da un’azienda milanese con produzione - almeno per ora - in Cina. I prezzi sotto i 4000 €.
Sempre Mash offre le 400 cc, stradale e scrambler, moto spartane ed eleganti sotto il prezzo di 5000 €, che se la devono vedere con la intramontabile Royal Enfield Bullett.

Le bicilindriche spartane  
Aggiungere un secondo cilindro al motore aumenta il prezzo di almeno un paio di mille euro. Hanno un fascino custom la Yamaha XV 950 (niente meno) e la piccola della Harley Davidson, la Street 750.
Fascino tutto sportivo invece per la Yamaha XSR 700, ruvida e vivace.
Per 7690 € è in vendita la Ducati Scrambler Sixty2, che nella sua essenzialità è per alcuni versi persino più desiderabile della versione maggiore; il problema è che con il suo motore bicilindrico 400 cc, costa meno di mille euro soltanto della sorella maggiore, la Scrambler Icon da 800 cc. La rimarchevole differenza di potenza ad un prezzo così vicino ne giustifica molto poco la scelta. Vincente sarebbe piuttosto una 400 cc monocilindrica, magari equipaggiata con gomme tassellate, se fosse possibile far scendere il prezzo di almeno altri mille euro.



Sotto i diecimila euro 
L’offerta più interessante e più coerente delle classic bike è quella che arriva sotto il litro di cilindrata e di prezzo.
Le più vendute sono le Ducati Scrambler, sia in versione essenziale (la Icon) che le speciali (Classic, con le ruote a raggi, Urban, Full Throttle, Flat Track).
Le più interessanti di categoria mi sembrano la Triumph Street Twin, inglesina rock bella e vivace, e la Yamaha XSR 900, jap di temperamento sportivo.
Da considerare la classicità della Moto Guzzi V7, di dimensioni compatte, declinata in versione essenziale (Stone), elegante (Special), dall’aspetto sportivo (Racer) e scrambler (Stornello).
Outsider del gruppo: la Triumph Scrambler originale, che allo stesso prezzo della scrambler Ducati Classic offre la leggendaria classicissima moto di Steve McQueen. E un’altra altra superclassica, la Kawasaki W, 800 cc di spirito (e prestazioni) vintage.
Infine due custom, la Harley 883 Iron, dal fascino intramontabile, e la nuova Moto Guzzi V9, declinata in Roamer (con la ruota anteriore alta) e Bobber (con la ruota anteriore larga). La 883 più “dura e pura”, la V9 bella ma troppo tranquilla, quasi scooteristica nelle prestazioni.


Le maxi classiche 
La figlia della Honda CB 750 Four, la moto che ha inventato la moto moderna, è la CB 1100 - che pecca però di non aver osato abbastanza, in termini di linea e di prestazioni, e comincia già a sentire la necessità di un aggiornamento. Al punto di far sembrare più interessante la rivale Yamaha XJR 1300, con il suo re-styling più aggressivo.
Nuovissime le Triumph Bonneville, sia la elegante T120, così classica da apparire vintage, ma dotata di un nuovo bicilindrico raffreddato ad acqua così bello che sembra ad aria, sia la Thruxton R, la Café Racer con tanto gas, che l’autorevole rivista britannica Bike si domanda essere: “la migliore moto inglese di sempre?”.
In concorrenza per prestazioni con la Thruxton è la BMW NineT, cattiva, costosa e non troppo comoda. E in concorrenza con tutte le altre, la sua nuova versione Scrambler, di cui non è ancora stato svelato il prezzo, ma che sicuramente sarà una best seller, almeno per l’estate. Certo, resta il rimpianto che in BMW non abbiano preferito farla somigliante alla affascinante originale R 80 G/S, che sarebbe risultata irresistibile e forse addirittura l’unica del gruppo in grado di contrastare il monopolio di mercato della moderna GS 1200.
Infine, per la categoria custom, tutte le Sportster 1200 di Harley.

Quale che sia la vostra preferita, quest’anno a voler acquistare una moto nuova non c’è che l’imbarazzo della scelta.

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